La stenosi aortica è la causa di intervento cardiochirurgico valvolare più frequente in Europa. [1]. La sua prevalenza aumenta con l'età e dal 3 al 9% dei pazienti dopo gli 80 anni hanno una stenosi aortica almeno moderata [2]. L'età avanzata è generalmente associata a peggiori outcome a breve e a lungo termine dopo sostituzione valvolare aortica (AVR) [3]. Nei pazienti ultra-ottantenni, a fronte di una mortalità precoce attorno al 2-7%, la sostituzione valvolare aortica consente tuttavia il recupero di una aspettaviva di vita comparabile a quella della popolazione generale (circa 6 anni nelle passate due decadi) insieme ad un netto incremento della qualità di vita. [4-6]. Recentemente l'impianto di valvola aortica transcatetere (TAVI) si è dimostrata superiore alla terapia medica nei pazienti anziani affetti da stenosi aortica; [7] rispetto alla AVR, tuttavia, i dati presentati dallo studio PARTNER (età media 84 anni, frazione d'eiezione media 53%) riportano una mortalità minore (3.4 vs 6.5%, p=0.07) a fronte di una maggior riscontro di eventi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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