Valutare la relazione tra durata del QRS all’ECG di superficie e morte cardiaca improvvisa: questo lo scopo di una analisi di popolazione pubblicata da Circulation. Complessivamente sono stati inclusi 2.049 uomini di età compresa tra 42 e 60 anni. Durante un follow-up di 19 anni si sono osservate 156 morti improvvise. Per ogni incremento pari a 10 millisecondi della durata del QRS all’ECG di superficie si è osservato un aumento del rischio di morte improvvisa pari al 27% (rischio relativo 1,27, IC 95%: 1,14 – 1,40, p<0,001). L’analisi per quintili ha dimostrato che i soggetti con durata del QRS superiore a 110 msec hanno un rischio di morte improvvisa 2,5 volte più alto dei soggetti con durata inferiore a 96 msec (rischio relativo 2,50; IC 95%: 1,38 – 4,55; p=0,002) anche dopo aggiustamento per fattori confondenti come l’età, cardiopatia ischemica, fumo di sigaretta, colesterolo LDL ed HDL, proteina C reattiva,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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