Dai risultati di questo studio emerge che, nei pazienti ischemici portatori di ICD, valori plasmatici di proteina C-reattiva >3 mg/L non sono associati con un’aumentato rischio di morte cardiaca improvvisa (SCD) o tachicardie/fibrillazione ventricolare (VT/VF), ma risultano, comunque, essere un forte fattore predittivo di mortalità per scompenso cardiaco (HF). L’end point primario dello studio CAMI-GUIDE era quello di valutare il ruolo predittivo della proteina C-reattiva per SCD o VT/VF nei pazienti ischemici con frazione di eiezione <30% e portatori di ICD. Gli end point secondari comprendevano la mortalità per tutte le cause, l’ospedalizzazione e la morte per insufficienza cardiaca. Ulteriori analisi hanno incluso l’impiego della cistatina-C e del...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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