I valori basali di BMI sono un predittore indipendente di mortalità CV (cardiovascolare) e l’impatto prognostico negativo dell'accumulo di grasso corporeo è mediato dalle alterazioni emodinamiche e metaboliche. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dott. Bombelli ed i suoi colleghi che nel PAMELA study si sono proposti di indagare se il rischio cardiovascolare dipendesse dall’aumento del grasso corporeo ed in che misura fosse correlato ad alterazioni cardiometaboliche. A tale scopo nel 2005 sono stati valutati il BMI (indice di massa corporea), WC (la circonferenza vita), la PA (pressione sanguigna) ambulatoriale e delle 24h, la frequenza cardiaca e le variabili metaboliche di soggetti randomizzati dalla popolazione generale di Monza (Italia). I partecipanti sono stati seguiti per un follow-up di 148 mesi e di questi è stato stimato l'impatto del BMI e della WC...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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