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Exenatide: protettivo per danno ischemico o da riperfusione in pazienti con STEMI sottoposti a pPCI
Fonte: Eur Heart J (2012) 33 (12): 1491-1499.

Nei pazienti con STEMI (infarto con sopraslivellamento ST) sottoposti a pPCI (intervento coronarico percutaneo primario), la somministrazione di exenatide al momento della riperfusione aumenta il tessuto miocardico preservato da danno. Dai dati in letteratura l’exenatide, agonista del recettore GLP-1 (glucagon-like-peptide-1), che aumenta la secrezione dell'insulina e sopprime la secrezione del glucagone, sembra preservare il tessuto miocardico da danno per ischemia coronarica o per successiva riperfusione. In considerazione di questi dati il dott. Jacob Lonborg ed i suoi colleghi si sono proposti di valutare l'effetto cardioprotettivo della somministrazione di exenatide al momento della riperfusione in pazienti con STEMI, trattati con pPCI. A tale proposito sono stati inclusi nello studio un totale di 172 pazienti con STEMI e flusso TIMI 0/1 e sono stati randomizzati ad exenatide o placebo (soluzione salina)...continua a leggere

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