Dai risultati di questo interessante studio emerge che il riscontro di frequenti extrasistoli sopraventricolari (CPA) predice l’insorgenza di fibrillazione atriale (FA) e di eventi cardiovascolari avversi. L’obiettivo dello studio, condotto dal Dott. Chong e dai suoi colleghi, era, appunto, quello di indagare la relazione esistente tra la presenza di frequenti CPA e la successiva insorgenza di FA e di eventi cardiovascolari avversi nel tempo. Sono stati arruolati 428 pazienti, senza FA o cardiopatia strutturale sottostante, sottoposti a monitoraggio ECG per 24 h per valutare l’insorgenza di palpitazioni, vertigini o sincope. 107 pazienti con un numero di CPA al quartile più alto (>100 CPA die) sono stati definiti come soggetti con CPA frequenti. Dopo un follow-up medio di 6,1 anni, 31 pazienti (29%) con CPA frequenti hanno sviluppato FA rispetto ai 29 pazienti (9%) con...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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