Pazienti con fibrillazione atriale persistente sottoposti a cardioversione elettrica esterna efficace sono stati randomizzati a placebo, flecainide per 4 settimane o flecainide per 6 mesi. Dopo aver verificato che il trattamento attivo riduce in modo significativo le recidive di fibrillazione atriale rispetto al placebo durante un follow-up iniziale di 4 settimane, sono stati confrontati 261 pazienti trattati con flecainide a breve termine e 263 pazienti con flecainide a lungo termine. Seppur i due schemi di trattamento siano risultati complessivamente simili nel prevenire le recidive di fibrillazione atriale o la morte (46% vs 39%; p=0,21), una analisi post-hoc ha suggerito che nei pazienti che non hanno avuto recidive nel primo mese, il trattamento a lungo termine riduce in modo significativo il rischio di recidiva o morte rispetto a quello a breve termine (HR 0,31, p=0,0001).
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