Tra i vari marcatori di aterosclerosi subclinica, solo il CSI (indice di rigidità carotidea Beta) era significativamente più alto negli adolescenti che avevano una storia familiare di aterosclerosi prematura. Queste sono le conclusioni del dott. Celik e dei suoi collaboratori che hanno voluto valutare se fosse possibile identificare un’aterosclerosi subclinica con biomarcatori e metodi eco-guidati in un gruppo di adolescenti che hanno padri con aterosclerosi prematura. A tale scopo in questo studio sono stati arruolati 33 soggetti i cui padri avevano una storia di malattia coronarica prematura e 30 controlli i cui padri non avevano una storia di malattia coronarica. In tutti i partecipanti sono stati valutati i livelli di omocisteina, i livelli di proteine C-reattiva ad alta sensibilità, le dimensioni e le funzioni cardiache, che non differivano alla base tra i due gruppi. La CSI, CIMT (lo spessore...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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