Dai risultati di questo studio emerge che l’attività fisica praticata nel tempo libero è inversamente correlata alla mortalità per cause cardiovascolari, in particolare nei soggetti di sesso maschile con età <65 anni. Valutando una coorte di pazienti inclusi nel Brisighella Heart Study, uno studio epidemiologico, prospettico, longitudinale, basato sulla popolazione, il Dott. Cicero ed i suoi colleghi hanno esaminato 2.936 soggetti, seguiti con un follow-up durato dal 1988 al 2000, cercando di determinare l’impatto prognostico dell’attività fisica sulla mortalità cardiovascolare, dopo correzioni per fattori quali età, sesso, fumo, storia di diabete mellito tipo 2 e valori di LDL. Al basale, tra i soggetti arruolati, 377 (25.3%) maschi e 496 (34.3%) femmine riferivano una scarsa o nulla pratica dell’attività fisica, mentre 1.112 (74.7%) maschi e 951 ( 65.7%) femmine praticavano un...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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