Lo studio ha valutato se la quantificazione di un metabolita mediante risonanza magnetica nucleare (RMN) migliora la predizione di aterosclerosi subclinica rispetto ai test convenzionali di dosaggi dei lipidi. I lipidi circolanti, le sottoclassi di lipoproteine e le piccole molecole sono stati dosati con RMN su 1.595 individui di età 24-39 anni a partire dalla popolazione base a rischio cardiovascolare in uno studio eseguito su giovani finlandesi. Lo spessore intima-media carotideo (IMT), un marker di aterosclerosi subclinica, è stato misurato nel 2001 e nel 2007. I fattori di rischio basali convenzionali ed i metaboliti sistemici sono stati utilizzati per prevedere a 6 anni l’alta incidenza di IMT (percentile ≥ 90) o della placca. La migliore previsione di spessore intima-media elevato è stata ottenuta quando il colesterolo totale e HDL sono stati sostituiti da determinazione mediante...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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