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La rivascolarizzazione miocardica chirurgica rispetto a quella percutanea è associata ad un aumentato rischio di ictus sia a 30 giorni che ad un anno
Fonte: J Am Coll Cardiol. 2012; 60(9): 798-805.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Dr. Gregg W. Stone della Columbia University di New York. Partendo dal presupposto che numerosi studi randomizzati, ma non tutti, hanno riscontrato un aumentata percentuale di ictus in pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico di rivascolarizzazione miocardica (CABG) rispetto a pazienti sottoposti a PCI, e soprattutto essendo tutti gli studi con insufficiente potere per stabilire differenze certe, i ricercatori hanno cercato di determinare se l’intervento di CABG è associato ad un aumentato rischio di ictus rispetto alla PCI. E' stata condotta una metanalisi di 19 studi clinici in cui 10.944 pazienti sono stati randomizzati a CABG vs PCI. L'end point primario è stato la percentuale di ictus a 30 giorni. Inoltre, è stato anche determinata la percentuale di ictus a medio termine e valutato se ci fosse una interazione tra tipo di...continua a leggere

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