L'accesso transradiale (TR) è sempre più utilizzato nei cath lab, anche in regime di emergenza, durante un infarto ST sopra. Tuttavia, il suo ruolo nella PCI in tale setting (pazienti con STEMI), resta controverso a causa delle preoccupazioni di complessità procedurali che incidono negativamente sulla prontezza di riperfusione. In questo studio, 150 pazienti consecutivi, sottoposti a PCI per infarto miocardico acuto ST-sopraslivellato (STEMI) sono stati valutati in modo prospettico per un periodo di 24 mesi. In 46 di loro si è eseguito un approccio TR (31%) e 104 (69%) transfemorale (TF). Tutti i pazienti hanno ricevuto tienopiridine, aspirina, eparina e per la gestione ordinaria. I due gruppi erano sovrapponibili riguardo l'età, il sesso, i principali fattori di rischio (tra cui il diabete), il door-to-balloon time (79,2 ± 32,3 vs 86,8 ± 51,8 minuti, p=0,67) e la...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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