Da tempo è ampio il dibattito circa il valore del valutare i livelli di proteina C-reattiva (PCR) e altri biomarker di infiammazione per la previsione di primi eventi cardiovascolari. Questo articolo ha raccolto numerosi dati provenienti da 52 studi prospettici che includevano 246.669 partecipanti senza storia di malattia cardiovascolare. In aggiunta alla informazione in merito ai livelli di colesterolo HDL i dati raccolti quale modello prognostico di malattia cardiovascolare hanno incluso: età, sesso, abitudine al fumo, pressione arteriosa, storia di diabete e i livelli di colesterolo totale, ciò ha aumentato il C-index, quale misura di discriminazione del rischio, di 0,0050. L'ulteriore aggiunta a questo modello di informazioni sui valori di PCR o fibrinogeno ha determinato l’aumentato del C-index di 0,0039 e 0,0027 rispettivamente (P<0.001). I risultati emersi hanno...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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