L’iperaldosteronismo si associa ad un aumentata prevalenza di fibrillazione atriale (FA). Rimane, tuttavia, ancora da chiarire se la FA sia la conseguenza di un’alterazione emodinamica o dell’effetto diretto proaritmico dell’aldosterone sulla struttura e sull’elettrofisiologia atriale. In questo studio sperimentale sono state impiantate mini pompe osmotiche a rilascio costante di aldosterone (1.5 µg /h) nel sottocutaneo di un gruppo di ratti (Aldo) che sono stati confrontati con un campione di controllo che non riceveva l’infusione di aldosterone. Dopo 8 settimane venivano registrati in vivo l’ECG di superficie, l’inducibilità della FA e le pressioni atriali, mentre nei cuori battenti isolati venivano valutate la funzione ventricolare sinistra e con mappaggio epicardio la conduzione atriale dx e sn. Veniva, inoltre, studiato il perido refrattario effettivo atriale (AERP) ed eseguita l’analisi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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