Numerosi studi hanno dimostrato che il blocco del recettore beta-adrenergico determina effetti cardioprotettivi sia nello scompenso cardiaco (SC) sia nella cardiopatia ischemica (CI). Sebbene si tratti di un effetto di classe, la capacità di proteggere il miocardio varia in modo significativo tra i singoli beta bloccanti. In questa review viene evidenziato il ruolo del carvedilolo, beta bloccante non selettivo, ma dotato di proprietà alfa-litiche. Nel migliorare gli outcome nello SC, il carvedilolo presenta effetti antiischemici non solo imputabili alla riduzione della frequenza cardiaca. In particolare, il carvedilolo sarebbe in grado di migliorare il rimodellamento cardiaco postinfartuale esercitando anche un effetto antiossidante, riducendo il reclutamento dei neutrofili e quindi la flogosi vascolare, inibendo il processo apoptotico e la migrazione verso l’intima delle fibrocellule muscolari lisce. Queste...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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