La terapia con statine a lungo termine non determina la riduzione dell'incidenza di IM (infarto miocardico) periprocedurale nei pazienti con malattia coronarica stabile sottoposti a PCI (intervento coronarico percutaneo) elettivo, mentre nei pazienti con sindromi coronariche instabili sembra che la terapia a lungo termine con statine può essere utile, soprattutto se ad alte dosi. Questi sono le conclusioni a cui sono giunti il dott. Gordin ed i suoi collaboratori che hanno esaminato l'impatto della terapia a lungo termine con statine sull’aumento degli enzimi cardiaci (troponina I cardiaca [cTnI] e CK-MB [CK-MB]) dopo PCI elettiva, in 1.482 pazienti del Cornell Angioplasty Registry 2004/2005. La popolazione è stata suddivisa in 2 gruppi: (1) pazienti in terapia con statine da lungo tempo (≥7 giorni) (n=1.073) e (2) i pazienti non in terapia con statine da lungo tempo (n=409). In tutti sono...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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