Il rapporto tra l'intervallo QT e malattia cardiovascolare è controverso. Soggetti di sesso maschile di età compresa tra 20 e 61 anni e di sesso femminile di età compresa tra 20 e 56 anni sono stati coinvolti nello studio Tromsø tra il 1986 e 1987. Un totale di 15.558 partecipanti senza evidenza di malattia cardiaca sono stati seguiti prospetticamente per 20 anni per infarto miocardico e morte. L’intervallo QT di base è stato misurato sulla derivazione I dell’ elettrocardiogramma. E’stato quindi calcolato il coefficiente di rischio (HRs) con intervalli di confidenza al 95% (CIs) e la deviazione standard del cambiamento dell'intervallo QT utilizzando il modello di regressione di Cox. Sono stati identificati 756 casi di infarto del miocardio e 1.183 casi di morte per tutte le cause. Un prolungamento dell’intervallo QT era presente nel 792 partecipanti (5%). L’intervallo QT non è...continua a leggere