In questo studio gli autori si chiedono se l’ecocardiografia possa essere considerato un metodo valido ed affidabile per il monitoraggio degli effetti avversi cardiaci della chemioterapia. Pochi metterebbero in discussione il valore diagnostico dell'ecocardiografia, che si è guadagnata il suo posto nell'armamentario della cardiologia clinica per essere stata per decenni l'unica modalità di imaging non invasiva in grado di fornire visualizzazioni dinamiche del cuore in tempo reale. Più recentemente, questo ruolo è stato ulteriormente arricchito dall’ecocardiografia in 3 dimensioni (3D), in grado di fornire una vista unica e realistica delle strutture cardiache. E' quasi inimmaginabile oggi fare una diagnosi di qualsiasi patologia cardiaca senza l’ausilio dell ecografia. È importante sottolineare, oltre l'impatto visivo di queste immagini, il loro notevole contributo alla comprensione...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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