Dai risultati di questo studio emerge che terapia di controllo del ritmo, rispetto a quella di controllo della frequenza, è associata ad una minore incidenza di ictus e di attacco ischemico transitorio (TIA) nei pazienti con fibrillazione atriale (FA), in particolare, tra quelli con rischio di ictus moderato/alto. Il Dott. Tsadok ed i suoi colleghi hanno condotto questo studio osservazionale di popolazione su pazienti del Quebec con età ≥ 65 anni con una diagnosi di FA fatta nel periodo tra il 1999 ed il 2007. La coorte consisteva in 16.325 pazienti sottoposti a terapia per il controllo del ritmo (farmaci antiaritmici di classe Ia, Ic e III) ed in 41.193 pazienti trattati solo con controllo della frequenza ventricolare (farmaci beta bloccanti, calcio-antagonisti e digossina). In questi due gruppi di pazienti sono stati confrontati i tassi di ictus e TIA. Il follow-up medio era di 2,8 anni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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