Il Propranololo ha un effetto significativamente migliore in termini di accorciamento dell'intervallo QTc rispetto al metoprololo e al nadololo, specialmente nei pazienti con QTc prolungato. Inoltre il propranololo ed il nadololo sono ugualmente efficaci nel ridurre il rischio di eventi cardiaci avversi in pazienti sintomatici, mentre l’uso di metoprololo ha mostrato un rischio significativamente più alto in questa categoria di pazienti. Questo dato rafforza l’ipotesi che il metoprololo non deve essere utilizzato in soggetti sintomatici geneticamente positivi per LQT1 e LQT2 pazienti. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dott Chockalingam ed i suoi colleghi che hanno voluto confrontare l'efficacia dei diversi beta bloccanti nella LQTS (sindrome congenita del QT lungo). Sono stati inclusi nello studio tutti i pazienti (età mediana di 14 anni, range interquartile: da 8 a 32 anni) con segni...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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