Dai risultati di questo studio emerge che nei pazienti che presentano tachicardia sinusale inappropriata (IST) l’impiego di farmaci quali metoprololo ed ivabradina sortisce un effetto simile sulla frequenza cardiaca (HR) a riposo. Tuttavia, l’ivabradina risulta più efficace nell’alleviare i sintomi che insorgono durante esercizio fisico o nello svolgimento delle attività quotidiane. Sono stati arruolati 20 pazienti (36 ± 10 anni, 14 donne) affetti da IST refrattaria a terapia con farmaci beta bloccanti o verapamil. Dopo 4 settimane di trattamento con metoprololo (fino a 190 mg/die), la terapia è stata commutata ad ivabradina (fino a 7,5 mg/bid). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio Holter ed a test da sforzo su tapis roulant dopo 1 e 2 mesi dall'inizio dello studio. Dalle analisi è emerso che è stata ottenuta una significativa riduzione della HR a riposo sia mediante...continua a leggere