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Quando la terapia convenzionale nell'insufficienza cardiaca non è sufficiente: bloccante dei recettori dell'angiotensina, inibitore diretto della renina, o antagonista dell'aldosterone?
Fonte: Congest Heart Fail. 2012 Dec 12. doi: 10.1111/chf.12011. [Epub ahead of print].

Interessante analisi dei ricercatori coordinati da S Bangalore della New York University School of Medicine, che hanno esaminato PubMed, EMBASE, Cochrane e il registro centrale delle banche dati dei Trials controllati ricercando studi clinici randomizzati fino a marzo 2011, su antagonisti del recettore dell'angiotensina (ARB), sugli inibitori diretti della renina (DRI), o su antagonista dell'aldosterone in pazienti con insufficienza cardiaca che erano in terapia convenzionale con follow-up di almeno 3 mesi, partendo dal presupposto che nei pazienti con insufficienza cardiaca in terapia convenzionale, tra cui gli ACE inibitori, l'aggiunta di ARB, di DRI, o di antagonisti dell'aldosterone sono opzioni terapeutiche per ridurre ulteriormente il rischio di eventi cardiovascolari. Tuttavia, non è noto se è preferibile l’aggiunta o la sostituzione di uno rispetto ad un altro....continua a leggere

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