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Utilitá dell'ivabradina nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica sottoposti a trattamento con antagonisti recettoriali dei mineralcorticoidi
Fonte: Eur J Heart Fail (2013) 15(1): 79-84 doi:10.1093/eurjhf/hfs127.

Si tratta di una analisi post-hoc dello studio SHIFT finalizzata a verificare se l'ivabradina è utile nei pazienti con insufficienza cardiaca sistolica, in ritmo sinusale, con frequenza cardiaca a riposo ≥ 70 bpm, in terapia secondo le attuali linee guida con antagonista del recettore mineralcorticoide (MRA). L'effetto dell'ivabradina sull'end point primario di morte cardiovascolare o ospedalizzazione per peggioramento dello scompenso cardiaco, ed i suoi componenti, è stata valutata in 3.922 pazienti dello studio SHIFT in terapia con MRA in basale vs 2.583 pazienti senza tale terapia. I pazienti in terapia con MRA erano più giovani e avevano una maggiore probabilità di avere grave insufficienza cardiaca e coronaropatia o ipertensione rispetto a quelli senza terapia. I tassi di eventi nel gruppo placebo sono risultati più alti nei pazienti in terapia con MRA (33%) rispetto a quelli...continua a leggere

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