Il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale (FA) è un continuum e dipende dalla valutazione cumulativa di determinati fattori di rischio clinici. Tuttavia, molti altri fattori di rischio non identificati possono ancora esistere e un paziente a basso rischio può diventare un paziente ad alto rischio nel corso del tempo. Pertanto, studi riguardanti i profili di rischio per ictus entro un certo periodo di tempo devono essere interpretati con cautela. Inoltre, le definizioni di alcuni fattori di rischio sono incoerenti e possono variare da uno studio all'altro. Tra i sistemi di stratificazione del rischio disponibili per ictus, il punteggio CHADS 2 [insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, età ≥ 75 anni, diabete, ictus (raddoppiato)] è il più diffuso e adottato. Tuttavia, uno dei limiti principali del punteggio CHADS 2 è che non comprende molti fattori di rischio comuni per l'ictus e trascura alcuni altri. Ad esempio, la presenza di malattie vascolari e il sesso femminile, anche se non incluso nel punteggio CHADS 2, sono già stati identificati come fattori di rischio significativi per l'ictus nella fibrillazione atriale. Inoltre, l'età da 65 a 75 non è considerata nel punteggio CHADS 2, anche se il suo valore per il rischio di ictus è inequivocabilmente stabilito dalle prove precedenti. Infine, l'assenza di fattori di rischio per l'ictus secondo il punteggio CHADS 2 non...continua a leggere