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Il "myocardial bridge" nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica non è responsabile del late enhancement alla risonanza magnetica cardiaca
Fonte: Journal of Cardiovascular Magnetic Resonance 2013, 15(Suppl 1): P158 doi:10.1186/1532-429X-15-S1-P158.

La prevalenza di myocardial bridging (MYB) è segnalata essere circa il 15%, ma vi è evidenza che nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica (CMI) questo fenomeno è molto più frequente, con un'incidenza fino al 41%. Anche se l'effetto del MYB è per lo più in sistole non ancora si conosce il suo ruolo nell'induzione di fibrosi miocardica successiva ad una ipoperfusione prolungata cronica. Lo studio è stato effettuato su 124 pazienti con CMI (non-ostruttiva n = 87; ostruttiva n = 37, media-età 61 ± 1, maschio / femmina 91/33, classe NYHA 1,9 ± 0,1) valutati con RMN e coronarografia in double blind. Sonostate identificate le aree di fibrosi e le regioni anatomiche corrispondenti sono state distinte secondo il modello AHA a 17-segmenti .Il MYB è stato definito come cambiamento visivo nella compressione del lume di una arteria epicardica e...continua a leggere

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