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Ruolo della risonanza magnetica con LGE nella stratificazione del rischio di morte cardiaca nella cardiomiopatia ipertrofica
Fonte: Journal of Cardiovascular Magnetic Resonance 2013, 15 (Suppl 1): O67 doi:10.1186/1532-429X-15-S1-O67.

711 pazienti consecutivi affetti da cardiomiopatia ipertrofica (CMI) (età media 56,3 anni, range interquartile [IQR] 46,7-66,6; 70,0% maschi) sono stati sottoposti a RMN con LGE (late gadolinium enhancement) e sono stati seguiti per una media di 3,5 anni per un follow up totale di 2.852 pazienti-anno. L'end point primario era morte cardiaca improvvisa o abortita. L'end point secondario principale era un composito di mortalità cardiovascolare e morte cardiaca abortita. I pazienti con LGE avevano una più significativa ipertrofia ventricolare sinistra e più bassa frazione di eiezione del ventricolo sinistro (FE) rispetto a quelli senza LGE. La quantità media di LGE in 471 (66,2%) pazienti è stato pari al 5,9% della massa ventricolare sinistra (IQR: da 2,2 a 13,3). Al termine del follow-up, 22 pazienti (3.1%) hanno raggiunto l'end point primario: 18...continua a leggere

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