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La terapia appropriata dell'ICD predice un aumentato rischio successivo di morte
Fonte: Journal of cardiovascular Medicine February 2013 - Volume 14 - Issue 2.

Meno del 50% dei pazienti impiantati con un ICD ricevono la terapia del dispositivo durante il follow-up. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare in modo prospettico il ruolo predittivo di un'appropriata terapia con ICD sulla sopravvivenza a lungo termine dei pazienti impiantati per la prevenzione primaria o secondaria della morte improvvisa. Dal 2002 al 2003, sono stati arruolati 139 pazienti consecutivi [età media 66 ± 9 anni, 77% maschi , 56% con cardiopatia ischemica, 74% in NHYA > II, 74% in prevenzione primaria, con frazione di eiezione ventricolare sinistra media 30 ± 9%, 65% con CRT]. Sono state raccolte e valutate le terapie del dispositivo per almeno 18 mesi e registrata la sopravvivenza a 5 anni. In un follow-up medio di 18 mesi, 54 (39%) pazienti hanno ricevuto almeno un intervento dell'ICD, 28 pazienti hanno ricevuto solo terapie appropriate, 13...continua a leggere

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