25.171 pazienti (età 74,6 ± 12,0 anni, 39,9% donne) appartenenti al Registro Svedese di Insufficienza Cardiaca sono stati studiati valutando la relazione tra larghezza del QRS e altre 40 variabili clinicamente rilevanti (con modelli di regressione multivariati) e l'associazione tra la larghezza del QRS e la mortalità per qualsiasi causa (con modelli di regressione multivariati). I pazienti venivano distinti in sottogruppi specifici in base alla frazione di eiezione (FE). Il 31% dei pazienti aveva un QRS ≥ 120 ms. Forti predittori di QRS ≥ 120 ms erano una età avanzata, sesso maschile, cardiomiopatia dilatativa, scompenso cardiaco di vecchia data e una FE più bassa. La sopravvivenza a un anno è stata del 77% nel gruppo con QRS ≥ 120 vs 82% nel gruppo con QRS <120 ms, e la sopravvivenza a 5 anni è stata del 42 vs 51%, rispettivamente (p<0,001). L'hazard ratio aggiustato per la mortalità per tutte...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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