Il diabete mellito (DM) rappresenta oggi la più importante pandemia da affrontare a livello planetario. La prevalenza della malattia nel mondo è attesa in crescita dal 2.8% (171 milioni c.ca) nel 2000 al 4.4% (366 milioni) nel 2030 (9). Questa prevalenza aumenta ugualmente nei paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo. In Italia, i dati riportati nell’annuario statistico ISTAT 2011(1) indicano che è diabetico il 4,9% degli italiani (5,0% delle donne e 4,7 % degli uomini), pari a quasi 3.000.000 di persone. Nel grafico sono riportati sia i valori grezzi della prevalenza del diabete in Italia (linea blu) sia quelli standardizzati (linea verde) che tengono cioè conto del cambiamento nella composizione per età e sesso della popolazione italiana nel corso degli anni. La prevalenza standardizzata è aumentata dal 3,9% nel 2001 al 4,5% nel 2011. La prevalenza del diabete per anno è stata standardizzata per età e sesso (popolazione di riferimento: Italia 2001, stima ISTAT 57.844.017 residenti). La resistenza insulinica precede quasi invariabilmente l’esordio del DM, di fatto l’anormale glicoregolazione ad essa correlata corrisponde ad uno spettro di alterazioni metaboliche che vanno dall’incremento della glicemia a digiuno (in inglese: impaired fasting glucose IFG), all’intolleranza glucidica (in inglese: impaired glucose tolerance IGT), all’obesità (particolarmente quella centrale, addominale) quali stadi intermedi della condizione di diabete...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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