Dai risultati di questo studio emerge che nei pazienti con infarto miocardico acuto senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI) un aumento del QTc è un fattore predittivo indipendente di morte cardiaca improvvisa (SCD); l’impiego della ranolazina, rispetto al placebo, non è risultata associata ad un maggior rischio di SCD in pazienti con allungamento del QTc. Nel MERLIN-TIMI 36 trial sono stati studiati 6.492 pazienti con NSTEMI, randomizzati a trattamento con placebo o con ranolazina, con l’obiettivo di valutare la correlazione tra QTc e SCD e l'effetto della ranolazina su questo rapporto. Nel gruppo placebo, un intervallo QTc anormale (≥ 450 ms negli uomini, ≥ 470 ms nelle donne) è stato associato ad un aumento raddoppiato del rischio di SCD (hazard ratio, HR, 2.3, p=0.005) dopo aggiustamento per altri fattori di rischio (età ≥ 75 anni, classe NYHA III/IV,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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