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Ruolo prognostico della risonanza magnetica cardiaca nei pazienti con aritmie ventricolari!
Fonte: JACC: Cardiovascular Imaging, Volume 6, Issue 3, March 2013, Pages 335–344.

Dai risultati di questo interessante studio emerge che la presenza di fibrosi, rilevata tramite risonanza magnetica cardiaca con late gadolinium enhancement (LGE-CMR), è un fattore predittivo indipendente di eventi avversi nei pazienti con aritmie ventricolari. Sono stati arruolati nello studio un totale di 373 pazienti consecutivi con tachicardia ventricolare sostenuta (TV) (n = 204) o tachicardia ventricolare non sostenuta (TVNS) (n = 169), tutti sottoposti a LGE-CMR. Il gruppo di pazienti è stato seguito in modo prospettico per follow up medio di 2,6 anni (range 11 mesi - 11 anni). L'end point prestabilito era rappresentato da un end point composito di morte cardiaca / arresto, nuovo episodio di TV o scariche appropriate del defibrillatore impiantabile (ICD). La frazione di eiezione (EF) del ventricolo sinistro (LV) era in media pari al 60 ± 13%. Dalle analisi è emerso...continua a leggere

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