Dai risultati di questo interessante studio emerge che la presenza di fibrosi, rilevata tramite risonanza magnetica cardiaca con late gadolinium enhancement (LGE-CMR), è un fattore predittivo indipendente di eventi avversi nei pazienti con aritmie ventricolari. Sono stati arruolati nello studio un totale di 373 pazienti consecutivi con tachicardia ventricolare sostenuta (TV) (n = 204) o tachicardia ventricolare non sostenuta (TVNS) (n = 169), tutti sottoposti a LGE-CMR. Il gruppo di pazienti è stato seguito in modo prospettico per follow up medio di 2,6 anni (range 11 mesi - 11 anni). L'end point prestabilito era rappresentato da un end point composito di morte cardiaca / arresto, nuovo episodio di TV o scariche appropriate del defibrillatore impiantabile (ICD). La frazione di eiezione (EF) del ventricolo sinistro (LV) era in media pari al 60 ± 13%. Dalle analisi è emerso...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA