Sembra infatti che la presenza di un QRS F, “frammentato”, nelle derivazioni V1 e V2 sia associata ad un aumentato rischio di eventi cardiaci, anche se la presenza di QRS F nelle singole derivazioni, non risulta essere associato ad un aumentato rischio di eventi. Queste sono le conclusioni del dott Pietrasik e dei suoi colleghi che hanno voluto indagare se ci fosse un’associazione tra frammentazione del QRS ed il rischio di eventi cardiaci in pazienti con ARVC (cardiomipatia aritmogena del ventricolo destro). E’ stato definito QRS F un QRS (di durata <120ms) che presentava cambi di morfologia identificati in diversi patterns: un’onda R aggiunta (R’), il notch dell’onda S e la presenza di più di una R’. Gli end point considerati erano: morte e shock appropriati dell’ICD (defibrillatore impiantabile) per TV/FV (tachicardia ventricolare/fibrillazione ventricolare). Sono stati analizzati 95...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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