In pazienti con nuova incidenza di FA (fibrillazione atriale) l’uso della digossina è indipendentemente associata con un più alto rischio di morte, senza significativa differenza nel rischio di ospedalizzazione. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dott. Freeman ed i suoi colleghi della Stanford University School of Medicine di Standford, California. Infatti, in considerazione del fatto che le linee guida approvano l’uso della digossina per il controllo della frequenza cardiaca in pazienti con FA, ma tale indicazione è fondata su risultati di studi limitati e datati, il dott. Freeman ed i suoi colleghi si sono proposti di valutare in una popolazione contemporanea gli outcomes associati all’uso di digossina in pazienti con nuova FA. Sono stati selezionati tutti i pazienti che tra il Gennaio 2006 e Giugno 2009 hanno presentato episodio di FA e che non avevano storia di insufficienza cardiaca o...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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