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Identificare meglio le placche vulnerabili per prevenire il rischio di morte improvvisa: un'analisi post mortem...
Fonte: J Am Coll Cardiol. 2013;61(10):1041-1051. doi:10.1016/j.jacc.2012.10.054.

L'obiettivo di questo studio è stato quello di identificare le caratteristiche isto-morfologiche delle placche aterosclerotiche e determinare la propensione di alcuni di questi componenti ad essere utilizzati come marcatori per l'imaging invasivo e non invasivo. La rottura delle placche aterosclerotiche è responsabile della maggior parte degli eventi coronarici acuti e le lesioni colpevoli dimostrano diverse caratteristiche istopatologiche. In questo lavoro sono state osservate 295 placche coronariche aterosclerotiche, comprese quelle stabili (fibroateroma [FA], n = 105), vulnerabili (thin-cap fibroateroma [TCFA], n = 88), e le placche interrotte (rottura di placca [PR], n = 102) del cuore di 181 uomini e 32 donne che erano morti improvvisamente. L'importanza gerarchica dello spessore del cappuccio fibroso, della percentuale della stenosi luminale, della zona ricca di macrofagi,...continua a leggere

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