Si tratta di uno studio di coorte retrospettivo su pazienti con CMI (cardiomiopatia ipertrofica) e coesistente ipertensione. 115 pazienti (94 con CMI ostruttiva e 21 con CMI non ostruttiva) sono stati inclusi nell'analisi, con un follow-up della durata di 36 mesi. Il controllo dei sintomi, il gradiente all'efflusso ventricolare sinistro e il controllo dell'ipertensione venivano paragonati alla prima visita e all'ultimo controllo. C'é stata una significativa diminuzione del numero di pazienti trattati con vasodilatatori diretti ed un aumento dell'uso di β-bloccanti e disopiramide. Ventuno pazienti con CMI ostruttiva (22%) hanno richiesto una miectomia settale. Nel complesso, nelle forme ostruttive, il gradiente di picco all'efflusso ventricolare a riposo si è ridotto dal 48 a 14 mm Hg (p<0,01), con un significativo miglioramento nella classe funzionale (2,4 vs 1,8,...continua a leggere