Le prove a riguardo dell'effetto del fumo sul rischio di tromboembolismo venoso, in generale e nel periodo post-operatorio, sono limitate ed inconsistenti. E' stata esaminata l'incidenza di tromboembolia venosa in relazione al consumo di tabacco, sia in assenza di un intervento chirurgico sia entro le prime 12 settimane post-operatorie, in un ampio studio prospettico di donne nel Regno Unito. In 6 anni di follow-up su 1.162.718 donne (età media 56 anni), 4.630 sono state ricoverate in ospedale o sono decedute per tromboembolismo venoso. In assenza di un intervento chirurgico, i fumatori hanno mostrato un'incidenza significativamente maggiore di tromboembolismo venoso rispetto ai non fumatori (rischio relativo aggiustato 1,38, intervallo di confidenza al 95% 1,28-1,48), con un rischio significativamente maggiore ai "leggeri" fumatori (rischio relativo 1,47 [intervallo di confidenza al 95% 1,34-1,62] e 1,29 [intervallo di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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