Il razionale dello studio riportato risiede nel fatto che il trattamento della tachicardia sinusale inappropriata, definita come eccessiva frequenza cardiaca a riposo o risposta sproporzionata in frequenza all’esercizio fisico, non risulta talora adeguato vuoi utilizzando beta bloccante o calcio antagonista, vuoi utilizzando ivabradina in monoterapia. Lo studio ha voluto pertanto valutare gli effetti di una terapia combinata di beta bloccante, nella fattispecie metoprololo e ivabradina, sia in termini di efficacia nel controllo cronotropo che in termini di tollerabilità. Sono stati arruolati 20 pazienti con età media di 36 anni (±10), 16 dei quali di sesso femminile affetti di tachicardia sinusale inappropriata. Tutti i soggetti venivano inizialmente trattati con una dose di metoprololo succinato di 95 mg in singola somministrazione per un mese. Successivamente veniva aggiunta ivabradina titolata fino al...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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