Non è noto quale sia l'impatto dell'ipertensione resistente alle terapie in pazienti con malattia aterotrombotica. L'ipertensione resistente è stata definita come una pressione arteriosa ≥ 140/90 mmHg al basale (≥ 130/80 mmHg se il diabete / insufficienza renale) nonostante l'uso di più di 3 farmaci antipertensivi, tra cui un diuretico. L'outcome primario era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico, o ictus a 4 anni. Sono stati inclusi 53.530 pazienti ipertesi. La prevalenza di ipertensione resistente è stata del 12,7%, 6,2% in caso di 3 farmaci antipertensivi, 4,6% per 4 farmaci e 1,9% per più di 5 farmaci (media: 4,7 ± 0,8). In aggiunta ad un diuretico, questi pazienti sono stati trattati per lo più con ACE-inibitori o sartani (90,1%), beta bloccanti (67,0%) e calcio antagonisti (50,8%). I pazienti con ipertensione resistente avevano un più alto rischio di soddisfare l'end point primario [hazard...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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