Il ruolo del ritmo circadiano sull'apporto energetico e sull'assunzione di macronutrienti influenza i fattori di rischio cardiometabolici. L'analisi ha incluso 517 uomini e 635 donne selezionati dal registro britannico delle nascite dal 1946. La dieta è stata valutata utilizzando diari di 5 giorni. I dati comprendevano: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino di metà pomeriggio, la cena, spuntino la sera tardi ed i fuori-pasto. L'apporto energetico all'età di 43 anni è stato associato alla prevalenza dell'ipertensione a 43 anni ed all'incidenza di ipertensione a 53 anni, alle modifiche a 10 anni in pressione arteriosa sistolica e diastolica (PAS e PAD). I soggetti nel quintile più alto per l'assunzione energetica a colazione all'età di 43 anni hanno avuto una probabilità inferiore pari al 30% di prevalenza di ipertensione rispetto a quelli nel centile più basso. L'opposto si...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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