Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Proclemer dell’Università "S. Maria della Misericordia" di Udine. Diversi studi hanno dimostrato il ruolo dei defibrillatori impiantabili (ICD) nella prevenzione primaria della morte cardiaca improvvisa (SCD), tuttavia i ricercatori hanno voluto valutare nella pratica clinica e durante un follow up di 4 anni l’outcome dei pazienti trattati con impianto di ICD profilattico sulla base delle raccomandazioni di classe I. Nello studio multicentrico, prospettico, osservazionale IRIDE i ricercatori hanno arruolato 604 pazienti consecutivi (età media: 66 ± 10 anni) trattati con ICD tra 01/01/2006 e 30/06/2010. Le caratteristiche principali sono state analogamente distribuite tra i criteri di inclusione del MADIT II (24%), del SCD-HeFT (24%), del COMPANION (26%) e del MADIT-CRT (18%), mentre un piccolo numero di pazienti riscontrava i criteri del...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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