CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

Ivabradina: frequenza cardiaca e STEMI
Fonte: European Heart Journal: Acute Cardiovascular Care May 13, 2013 doi: 10.1177/2048872613489305.

Un rapido abbassamento della frequenza cardiaca può essere utile da ricercare nello STEMI. Gli autori hanno studiato l'effetto di ivabradina per via endovenosa sulla frequenza cardiaca. Questo studio multicentrico è stato condotto in doppio cieco con placebo e randomizzato in pazienti di età 40-80 anni dopo intervento coronarico percutaneo primario (PCI) eseguito entro 6 ore dalla insorgenza dei sintomi per STEMI. I pazienti erano in ritmo sinusale e con frequenza cardiaca >80 bpm e la pressione arteriosa sistolica >90 mmHg. Essi sono stati assegnati in modo casuale (rapporto 2:1) alla terapia per via endovenosa con ivabradina (n = 82) (5 mg in bolo più di 30 s, seguita da 5 mg per infusione in 8 h) oppure placebo (n = 42). L'outcome primario è stata la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. In entrambi i gruppi la frequenza cardiaca è stata ridotta con una...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA