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Recupero della frequenza cardiaca invece della distanza percorsa al 6MWT nella prognosi dello scompenso cardiaco con frazione eiezione ridotta e preservata
Fonte: Eur J Heart Fail (2013) 15 (5): 519-527. doi: 10.1093/eurjhf/hfs216.

Sono stati eseguiti un 6MWT e un test cardiopolmonare (CPX) in modo casuale in 258 pazienti scompensati [216 HF con ridotta FE (HFrEF) e 42 HF con conservata FE (HFpEF)], misurando poi il FCR (differenza tra la frequenza cardiaca al picco dell'esercizio e 1 min dopo la fine del test). I pazienti sono stati valutati per eventi cardiaci maggiori durante un follow-up medio di 22,8 ± 22,1 mesi. Ci sono stati 50 eventi cardiaci maggiori durante il periodo di monitoraggio. I risultati da analisi di regressione univariate di Cox identificavano il FCR sia dopo il 6MWT che dopo il CPX come un predittore significativo (P<0,001) di eventi avversi. Analisi di regressione multivariate di Cox hanno rivelato che il FCR dicotomizzato dopo il 6MWT e il CPX è stato il più forte predittore di sopravvivenza (χ 2 61,1 e 53,8, rispettivamente, P<0.001), con la FE (residuo χ 2 6.1, P<0.05), aggiungendo un...continua a leggere

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