Diversi studi ecocardiografici hanno mostrato che il volume atriale sinistro (LAV) predice outcome avverso nello scompenso cardiaco (HF) ad eziologia mista. Tuttavia, il valore prognostico della LAV in cardiomiopatia dilatativa non-ischemica (CMD) è sconosciuto. La risonanza magnetica cardiovascolare (CMR) consente la misurazione accurata e riproducibile della LAV. E’ stato valutato la LAV indicizzata per la superficie corporea (LAVI) alla RMN in 483 pazienti consecutivi con CMD. I pazienti sono stati seguiti prospetticamente per un end point primario di mortalità per qualsiasi causa o di trapianto cardiaco. Nel corso di un follow-up medio di 5,3 anni, 75 pazienti sono morti e 9 sono stati sottoposti a trapianto cardiaco. Dopo aggiustamento per i fattori di rischio stabiliti, il LAVI risultava un predittore indipendente dell’ endpoint primario [hazard ratio (HR) per 10 ml/m2 1,08, intervallo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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