Le nuove linee guida per il trattamento delle ipercolesterolemie nei bambini abbassano a 8 anni il limite per l’uso di statine. La polemica infiamma gli USA.

Aria di novità dall’Accademia Americana di Pediatria che ha recentemente rivisitato le linee guida per la prevenzione e terapia delle dislipidemie in età pediatrica. Tale nuovo spunto è nato dalla consapevolezza che ci troviamo di fronte ad una nuova epidemia, quella dell’obesità infantile (circa il 30% dei bambini americani ne sono affetti e le stime per quelli italiani non sono più rosee) con un rischio associato di maggior sviluppo di diabete tipo II, ipertensione e malattie cardiovascolari nell’età adulta. A sostegno di tale revisione vi è la crescente consapevolezza, basata sui risultati di trial clinici, che i primi segni di danno cardiaco sono rilevabili già nell’infanzia, qualora vi sia una storia di ipercolesterolemia familiare. Il report pubblicato il 1° luglio su Pediatrics va ad integrare, ed in parte a sostituire, le linee guida del 1998 “Cholesterol in Childhood”, enfatizzando il pericolo di fattori di rischio “hard” quali l’alimentazione ricca in acidi grassi saturi, colesterolo, carboidrati, la conseguente insulino-resistenza e la riduzione drastica dell’attività fisica che si sta osservando nella popolazione pediatrica delle parti del mondo a più elevato tenore di vita. Da questi dati è emersa la raccomandazione di...continua a leggere