C'è stata una crescente adozione di un accesso radiale per l'intervento coronarico percutaneo (r-PCI) negli Stati Uniti. La PCI transradiale rappresenta ormai una tecnica d’uso frequente nella pratica clinica contemporanea. Rispetto all'accesso tradizionale femorale (PCI transfemorale), l’accesso con PCI transradiale è associato a più bassi tassi di complicanze vascolari ed emorragie. E' stato condotto uno studio di coorte retrospettivo dal Registro CathPCI (n = 2.820.874 procedure di 1.381 siti) tra il gennaio 2007 e il settembre 2012. I modelli di regressione logistica multivariata sono stati utilizzati per valutare l'associazione corretta tra r-PCI e sanguinamento, complicanze vascolari ed il successo procedurale, utilizzando PCI transfemorale come riferimento. Sono stati esaminati anche i risultati nei sottogruppi ad alto rischio quali l'età ≥ 75 anni, le donne ed i pazienti con sindrome coronarica...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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