CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

Nei pazienti con recente SCA l'aggiunta di un nuovo anticoagulante orale alla terapia antiaggregante riduce modestamente gli eventi cardiovascolari, ma aumenta significativamente i sanguinamenti
Fonte: Eur Heart J (2013)doi: 10.1093/eurheartj/eht049.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Oldgren J della Uppsala University (Svezia). La terapia anticoagulante orale in aggiunta al trattamento antiaggregante dopo una sindrome coronarica acuta (SCA) riduce gli eventi ischemici, ma aumenta il rischio di sanguinamento. Pertanto i ricercatori hanno eseguito una metanalisi per valutare l'efficacia e la sicurezza di aggiungere nei pazienti con SCA un inibitore diretto della trombina o del fattore Xa da parte di uno qualsiasi dei nuovi anticoagulanti orali (apixaban, dabigatran, darexaban, rivaroxaban, e ximelagatran) a sola aspirina o a una doppia terapia antiaggregante (aspirina + clopidogrel). I ricercatori hanno riscontrato 7 studi randomizzati che valutavano l’aggiunta di un nuovo antocoagulante orale in pazienti con SCA. Il database era composto da 30.866 pazienti, 4.135 (13,4%) con terapia antiaggregante singola, e 26.731 (86,6%) in...continua a leggere

VUOI ESSERE SEMPRE AGGIORNATO SULLE NOTIZIE DI CARDIOLOGIA E DIABETOLOGIA?
Iscriviti gratuitamente e ricevi le news di CardioLink direttamente nella tua e-mail

Inserisci qui sotto il tuo indirizzo e-mail

Leggi l'articolo completo su CardioLink Scientific News

ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA