Si tratta di dati raccolti dallo studio MADIT-CRT. Lo scopo è stato quello di confrontare gli effetti di carvedilolo e metoprololo sull’intervento inappropriato antitachicardico di ICD o CRT-D in pazienti con scompenso cardiaco cronico. I pazienti valutati nel trial erano 1.790. Sono stati identificati i pazienti trattati con diversi tipi di beta bloccante o non trattati con beta bloccanti. L’end point primario era valutare l’impatto di tali diverse terapia su l’occorrenza di interventi inappropriati dell’ICD sia in termini di pacing antitachicardico (ATP) che di shock defibrillatorio. L’end point secondario riguardava invece solo gli interventi inappropriati dovuti a fibrillazione atriale o altre tachiaritmie atriali. Nel complesso sono state registrate terapie inappropriate in 253 pazienti (14%) in un follow up medio di 3.4 anni. Il trattamento con carvedilolo è risultato associato con una minore...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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