Il tumore al seno guarisce ma la donna si ammala di scompenso cardiaco: luci ed ombre della target-therapy.

Si è svolto recentemente, il 2 e 3 maggio di quest’anno a New York, il 1° Workshop “Cardiovascular Disease in Cancer Patient” organizzato dai due più importanti ospedali oncologici del mondo: il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e l’M.D. Anderson Cancer Center di Houston. La finalità di tale evento è stata quella di illustrare a Cardiologi ed Oncologi le più recenti novità emerse in letteratura sulla cardiotossicità delle terapie farmacologiche in oncologia. La problematica della gestione cardiologica dei pazienti affetti da cancro è in forte espansione per due motivi fondamentali: il primo è legato agli effetti collaterali dei farmaci utilizzati dei quali il più importante è la depressione della funzione contrattile del ventricolo sinistro, il secondo è legato al fatto che oramai, specialmente per alcuni tumori, assistiamo a guarigioni o, perlomeno, a lunghe sopravvivenze, per cui è giunto il momento che Cardiologi ed Oncologi si pongano il problema, anche medico legale, di guarire il cancro ma di non fare ammalare il cuore Il problema riguarda, quindi, principalmente il cancro della mammella, in particolare l’“early breast cancer” che ha raggiunto, in alcuni centri come nel nostro...continua a leggere