L’articolo affronta gli effetti elettrofisiologici del trattamento beta bloccante sui canali del potassio alterati da mutazioni geniche alla base della sindrome del QT corto, una sindrome rara rispetto alla ben più nota sindrome del QT lungo, ma anch’essa causa di morte improvvisa nella popolazione. Sono state analizzate due mutazioni geniche che comportano un “guadagno di funzione” delle correnti in uscita attraverso i canali del potassio responsabili della fase di ripolarizzazione (IKr e IKs), mutazioni che vanno sotto la sigla N588K-KCNH2 e V307L-KCNQ1 e che condizionano le sindromi SQT1 e SQT2, nelle quali il trattamento beta bloccante con carvedilolo e con metoprololo è stato testato in clinica. Si tratta di uno studio in vitro su cellule isolate. In breve gli autori hanno osservato che il carvedilolo e il metoprololo differiscono significativamente nella loro capacità...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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