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SAVOR-TIMI 53: Saxagliptin, nessuna riduzione del rischio cardiovascolare…con aumento delle ospedalizzazioni per HF
Fonte: ESC Congress 2013 Amsterdam.

Nessun aumento e nessuna riduzione del rischio cardiovascolare, considerato come end point primario composito di morte cardiovascolare, ischemia cardiaca non fatale e ictus ischemico non fatale,rispetto al placebo con il saxagliptin, un ipoglicemizzante orale, inibitore della DPP-4 (dipeptidil-peptidasi 4). E’ emerso invece un aumento del tasso di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nel gruppo saxagliptin versus placebo. Questi sono i risultati del SAVOR-TIMI 53 (Saxagliptin Assessment of Vascular Outcomes Recorded in Patients with Diabetes Mellitus) trial presentati al Congresso ESC dal professor Deepak L. Bhatt, MD e MPH, del the VA Boston Healthcare System e the TIMI Study Group, Cardiovascular Division, Brigham and Women’s Hospital, Harvard Medical School, di Boston, MA, USA. E’ infatti noto che un corretto controllo glicemico può ridurre le complicanze microvascolari, mentre l'incertezza persiste per quanto riguarda l'ipotesi che i farmaci che abbassano i livelli glicemici riducano anche il rischio di ischemia cardiovascolare. Il SAVOR-TIMI 53 trial è un ampio studio clinico internazionale, randomizzato, che si è proposto di confrontare l’utilizzo di saxagliptin, un inibitore selettivo della DPP-4, rispetto al placebo, in termini di sicurezza per rischio ischemico cardiovascolare in pazienti con DM2 (diabete mellito di tipo 2). Nello studio sono stati inclusi 16.492 pazienti...continua a leggere

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